Laura Facchetti presidente Coldiretti Brescia: sette progetti che nascono grazie all’estro delle nuove generazioni di agricoltori
Dalla rinascita sostenibile della stalla del nonno di Alberto, alla Green Future Farm di Marco, dal futuro @Chicciola di Elisa per arrivare al progetto dedicato alla coltivazione in montagna di Stefania, dal progetto dal terreno alla tavola di Simone, al frutteto social dove nascono storie di Alessandro: questi alcuni progetti candidati al premio dei giovani imprenditori di Coldiretti 2025 in provincia di Brescia che ha visto trionfare - a livello regionale - il progetto “ApePork: l’esperienza rurale che unisce gusto, tradizione e convivialità” di Laura Marchesini di Bedizzole (Brescia).
“Sono progetti che nascono grazie all’estro delle nuove generazioni di agricoltori – spiega Laura Facchetti, Presidente di Coldiretti Brescia – che testimoniano la loro inventiva e la loro capacità di adeguarsi alle esigenze dei consumatori e del mercato”. Sette le storie di successo presentate dai giovani agricoltori provenienti da tutta la provincia bresciana a partire dal vincitore:
ApePork: l’esperienza rurale che unisce gusto, tradizione e convivialità
Laura Marchesini – Bedizzole (Brescia)
Un’esperienza autentica, che avvicina i consumatori agli agricoltori nel segno del gusto e della convivialità. E’ il progetto di Laura Marchesini, giovane allevatrice bresciana, che nei suoi spazi aziendali propone l’ApePork. Si tratta di una formula di agri-aperitivo a Km zero durante il quale i consumatori, immersi in un tipico contesto rurale tra balle di fieno e bancali di legno, oltre ad assaggiare i salumi aziendali possono degustare i prodotti di diverse aziende agricole del territorio tutte appartenenti alla rete Campagna Amica: dai formaggi alle composte, dal vino a frutta e verdura. Inclusione e accessibilità sono al centro del progetto: gli spazi dove si svolge l’aperitivo contadino sono infatti adatti a qualsiasi tipo di pubblico e possono anche accogliere animali domestici. Promosso attraverso i social media aziendali, l’ApePork è stato lo strumento che ha permesso a Laura di creare una vera e propria community sempre più vicina alla campagna e al cibo prodotto dagli agricoltori locali. Un connubio tra tradizione e innovazione che rende l’ApePork un modello innovativo di esperienza agroalimentare.
Da rifiuto a risorsa: la rinascita sostenibile della stalla di nonno
Alberto Gallina – Carpenedolo(Brescia)
Ho ereditato da mio nonno una stalla costruita nel 1965, inizialmente destinata all'allevamento di vacche da latte e ora rimasta inutilizzata per anni, situata su un terreno di 1,5 ettari. Dopo attente valutazioni e ricerche di mercato, ho deciso di dare nuova vita a questo spazio trasformandolo in un centro di produzione di vermicompost, un concime naturale ottenuto attraverso la digestione del letame da parte dei lombrichi. Il progetto, economicamente sostenibile e dal forte impatto ambientale, permette il recupero di letame in eccedenza proveniente da altre aziende agricole locali. La produzione di vermicompost riduce drasticamente l’uso di fertilizzanti chimici e fitofarmaci, migliorando la qualità dei terreni agricoli e consentendo un significativo risparmio di acqua per l’irrigazione grazie alla maggiore capacità di trattenimento idrico del suolo arricchito. Questo modello contribuisce inoltre a limitare la desertificazione nelle aree povere di sostanza organica, valorizzando una risorsa locale spesso considerata un rifiuto. Il prodotto finale è un ammendante naturale ricco di nutrienti e ormoni vegetali, in grado di aumentare la resistenza delle piante ai parassiti e migliorare notevolmente le rese agricole. Questa attività rappresenta una soluzione sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale, trasformando un problema (il letame in eccesso) in una preziosa risorsa per tutto il territorio.
Green Future Farm: la rivoluzione sostenibile per un’azienda autosufficiente
Marco Canobbio – Leno (Brescia)
La nostra azienda agricola ha scelto di diventare protagonista del cambiamento, orientando ogni sua scelta verso innovazione, autosufficienza e sostenibilità ambientale. Il progetto GREEN FUTURE FARM nasce con l'obiettivo di abbattere significativamente il nostro impatto ambientale, migliorando al contempo efficienza produttiva, salute animale e qualità della vita lavorativa. "Il progetto ha generato benefici tangibili: economici, ambientali e sociali
Con GREEN FUTURE FARM abbiamo scelto la strada della responsabilità e dell'innovazione: un futuro sostenibile è possibile, e noi vogliamo esserne pionieri. Abbiamo installato due sistemi robotizzati di mungitura, migliorando il benessere delle nostre vacche, aumentando la produzione del 10% e riducendo notevolmente l’uso di medicinali veterinari. Su una superficie di 32 ettari abbiamo implementato un sistema a goccia alimentato con digestato direttamente attraverso interratori, eliminando l'uso del carro botte. Questo sistema, integrato con sonde e stazione meteorologica, ci permette di risparmiare circa il 66% dell'acqua rispetto all'irrigazione tradizionale, riducendo inoltre drasticamente le ore di lavoro manuale dedicate all'irrigazione.
"Dalla terra alla tavola: qualità, trasparenza e passione a Km 0"
Simone Rimanelli Pontevico (Brescia)
"Dalla terra alla tavola: qualità, trasparenza e passione a Km 0", il progetto nasce dall'idea di unire allevamento, trasformazione e vendita diretta, creando un modello sostenibile di Agrimacelleria. Alleviamo 150 scottone di razza Charolaise, bovini caratterizzati da una fibra muscolare fine e un'ottima marezzatura, elementi essenziali per ottenere una carne di alta qualità. Il 70% della loro alimentazione proviene direttamente dai nostri campi, garantendo così un controllo totale sulla filiera. Nel 2023, per valorizzare il nostro prodotto e differenziarci dalla grande distribuzione, abbiamo ampliato l’azienda con una macelleria completa e innovativa. I clienti che visitano la nostra azienda possono vedere con i propri occhi come viene allevata la carne che acquistano, riscoprendo l’importanza di conoscere provenienza e qualità dei prodotti alimentari. Abbiamo ridotto le emissioni di CO₂ limitando il trasporto degli animali: invece di affidarci a macelli industriali, ci serviamo di una struttura locale, accorciando la distanza tra allevamento e trasformazione."
La creazione dell’Agrimacelleria ha dato nuova prospettiva alla nostra azienda, permettendole di crescere e competere in un mercato dominato dalla GDO. Un piccolo allevamento può così guardare al futuro con fiducia, puntando su qualità, sostenibilità e rapporto diretto con i consumatori.
"Frutti per il futuro: coltiviamo la montagna, custodiamo il domani!"
Stefania Reali – Bovegno (Brescia)
Siamo Stefania e Simone, due sognatori testardi che nel 2012 hanno scelto di vivere di agricoltura in montagna, recuperando terreni abbandonati in Alta Valle Trompia (BS). Coltiviamo frutta, ortaggi e legumi antichi con metodi naturali, applicando pratiche innovative come la rotazione quadriennale, l’uso di insetti utili e la pacciamatura biodegradabile. Nel nostro laboratorio trasformiamo le materie prime in composte, chutney, tisane, cosmetici e liquori, valorizzando sapori autentici e legati al territorio. Siamo energia sostenibile: usiamo pannelli solari, recuperiamo l’acqua piovana e adottiamo il lombricompost. La nostra azienda è multifunzionale: non solo produzione, ma anche tutela del paesaggio, didattica e ingegneria naturalistica. Con il nostro lavoro vogliamo dimostrare che la montagna può essere un’opportunità, un valore da preservare e raccontare alle future generazioni. Il nostro progetto è la prova concreta che la montagna non è solo un luogo da sfruttare, ma da abitare e valorizzare. Abbiamo lasciato la città di pianura per tornare a vivere in montagna, ripopolandola e riportando lavoro e prospettive in un territorio a rischio abbandono. Recuperando terreni incolti, abbiamo creato due posti di lavoro stabili, trasformando la natura in un'opportunità economica e sociale. Coltiviamo frutta, ortaggi e legumi con metodi sostenibili e trasformiamo tutto nel nostro laboratorio, generando prodotti unici e ad alto valore aggiunto. L’uso di tecniche innovative riduce i costi e garantisce la redditività. La nostra scelta non è solo un ritorno alla terra, ma un modello di sviluppo per le aree montane, dimostrando che si può vivere e lavorare in armonia con l’ambiente, senza abbandonarlo né sfruttarlo, ma rendendolo un luogo di crescita e innovazione.
Il futuro è @ (chiocciola) !
Elisa Trotti – Ossimo (Brescia)
Nel 2023, partendo da un terreno nudo, ho dato vita a un allevamento di lumache con 17 recinti. Oggi l’azienda è in fase di espansione con un duplice obiettivo: sviluppare una linea di prodotti cosmetici a base di bava di lumaca e realizzare una fattoria accessibile a tutti. Questo spazio sarà pensato per offrire un’esperienza immersiva nel ciclo di vita della lumaca, accogliendo scolaresche, ma soprattutto cooperative con utenti disabili. Un’attenzione particolare sarà riservata a percorsi sensoriali dedicati a persone non vedenti e a chiunque voglia vivere un’esperienza inclusiva e formativa. La fattoria didattica che intendo sviluppare ha una missione chiara: offrire a persone con disabilità un ambiente accogliente in cui sperimentare con mano l’elicicoltura. L’obiettivo è creare un modello di impresa che non solo generi valore economico, ma che abbia un forte impatto sociale, promuovendo l’inclusione e l’accessibilità. Inoltre, l’allevamento di lumache è un’attività a basso impatto ambientale, contribuendo alla sostenibilità. Innovare non significa solo introdurre nuove tecnologie o strutture, ma anche avere il coraggio di trasformare la propria vita. Per me, questo progetto rappresenta un vero e proprio cambio di prospettiva: nonostante la mia disabilità, ho scelto di investire in un’idea che unisce natura, inclusione e impresa. “Il futuro è chiocciola!” è più di un semplice allevamento: è una visione di un’agricoltura accessibile, sostenibile e capace di generare valore per tutti.
Frutteto Titoldini: Dove Crescono Frutti, Storie e Connessioni
Alessandro Titoldini – Rodengo Saiano (Brescia)
Il profilo Instagram @fruttetotitoldini non è solo una vetrina: è una finestra aperta sul nostro mondo. Ogni contenuto è pensato per emozionare, informare e coinvolgere. Tra reel che raccontano i segreti della terra, storie che seguono la stagionalità e post che trasmettono la nostra filosofia green, accompagniamo i follower dentro la vita vera di un frutteto contemporaneo.
La nostra strategia digitale punta a far sentire il cliente protagonista: lo portiamo con noi tra i filari, dentro le serre, nel cuore del lavoro quotidiano. Raccontiamo il dietro le quinte con sincerità, passione e un pizzico di ironia. L’obiettivo? Costruire una community attiva, affezionata e consapevole, che scelga i nostri prodotti non solo per il gusto, ma per la storia che portano con sé.
Coltivare un frutteto oggi significa anche coltivare relazioni. E noi lo facciamo con autenticità e una comunicazione semplice, ma d’impatto. Perché un frutto raccolto a mano ha più valore se conosci chi l’ha curato con amore. La vera innovazione? Parlare il linguaggio delle persone, senza filtri. Abbiamo trasformato la comunicazione in un alleato strategico, costruendo un’identità forte, riconoscibile e coerente, che ha dato una nuova spinta all’intera attività.